mercoledì 23 gennaio 2013

La barca a vela è un lusso?

Seguendo le cronache di un periodo di crisi quale viene considerato quello attuale, il possedere un’imbarcazione fa pensare immediatamente a ricchezze notevoli, alto tenore di vita e magari evasione fiscale o peggio.
Per il semplice fatto di aver avuto un’imbarcazione, credo di essere stato considerato da molte persone come un benestante.
Non mi posso sicuramente lamentare del mio tenore di vita (lavoravamo come impiegati mia moglie ed io) ma sono sempre stato attento a non fare il passo più lungo della gamba ed in questo sono stato sempre aiutato e compreso dai membri della mia famiglia.
Che la barca sia sempre il segnale di un alto tenore di vita o di ricchezza è un luogo comune che va sfatato, ovvero, in certi casi ciò è vero ma in molti casi è vero il contrario.
Io ho sempre cercato di fare le manutenzioni dell’imbarcazione da solo trovando in questa attività il piacere di fare un lavoro manuale, di imparare tecniche di lavoro che altrimenti mi sarebbero rimaste sconosciute  e di ricercare la soluzione più appropriata  ai problemi posti dal mantenimento dell’imbarcazione rendendola atta alle proprie specifiche necessità ed ottenendo, infine, un notevole risparmio (sia in termini di costi veri e propri sia nel mantenimento del valore dell‘unità) .
Dal 1979 in poi la maggior parte delle nostre ferie le abbiamo passate navigando nelle splendide acque della Dalmazia ed all’epoca della Yugoslavia nelle 3 o 4 settimane di crociera si spendeva meno che rimanendo a casa propria.
Certo era una vita un pò spartana ma sicuramente sana. La propulsione a vela permette notevoli risparmi anche di carburante.
Fatti i conti, considerando che il capitale investito nell’imbarcazione l’ho sempre riottenuto al momento della vendita (l’imbarcazione se comperata usata non subisce una grande svalutazione, anzi se si è bravi artigiani ed ottimi commercianti si può anche guadagnare) la barca se non è stata fonte di guadagno vero e proprio ma non ha sicuramente inciso in modo significativo sul bilancio famigliare.
Sicuramente per le vacanze noi si spendeva meno di quei colleghi che ci additavano come "ricchi armatori".
Su questi argomenti vale la pena di soffermarsi quando si intende  iniziare l’esperienza della vela.
Se siete interessati all'argomento scrivetemi.

 info@winner-team.it

martedì 22 gennaio 2013

Corsi gratuiti per migliorare la sicurezza in navigazione

il 2013 inizia, per Winner Team, sottoponendovi la seguente iniziativa rivolta a migliorare la sicurezza del nostro "andar per mare" attraverso la conoscenza e la sperimentazione dei mezzi di soccorso a nostra disposizione. 

In collaborazione con il Centro Velico Alto Adriatico, nel week-end del 16 e 17 febbraio prossimo si terrà, a Lignano, un corso di Basic Life Supporter (BLS).

Come saprete questi corsi oltre alla teoria sulle emergenze a bordo prevedono anche alcune sperimentazioni pratiche come l'accensione dei fuochi, la messa in mare di una zattera autogonfiabile e la salita a bordo di un mezzo gonfiato abbigliati con giubbotto di salvataggio, cerata, ecc.   

Tutte cose che abbiamo letto ma che, fortunatamente, non abbiamo avuto modo di sperimentare.

Sarete tutti d'accodo con me che sono cose facili da imparare in una classe tranquilla ma che su una precaria imbarcazione in mezzo ad un mare agitato presentano tutt'altro aspetto. Meglio, quindi, saperne di più.

Il corso è gratuito ed in quanto tale, vi ricordo che non sarà rilasciato un certificato di frequenza.

Tutte le persone organizzatrici e relatrici al corso in esame opereranno a titolo assolutamente gratuito e tutte le spese relative all'organizzazione saranno sostenute dal CVAA. In tal senso, qualora ci fosse la volontà da parte dei singoli partecipanti, abbiamo previsto la possibilità di effettuare una donazione personale che poi verrà data ad un'Associazione ONLUS di Assistenza.

Qualora ci fosse un numero congruo di interessati a frequentare un corso con rilascio di certificato BLS  siamo già in contatto con la società autorizzata per organizzarne uno (magari già nel w.e. successivo) ma  a pagamento (indicativamente € 250 a persona e dipendente anche dal numero dei partecipanti).

 Vi prego cortesemente di comunicarmi la vostra disponibilità alla frequenza del corso di vostro interesse entro il termine massimo del 5 febbraio prossimo via mail.

Vi ringrazio per l'attenzione e  resto a disposizione per qualsiasi ulteriore delucidazione su info@winner-team.it.

giovedì 17 gennaio 2013

Il mio tutore e amico Emilio

Nel 1980 circa vendemmo Ortica e comperammo Tangaroa (era un Daimio dei CNSO francesi), un pò più grande, un pò più moderna e sicura ed era ormeggiata nel porticciolo di Grignano a ridosso del Castello di Miramare. 
La nuova imbarcazione (a quel tempo erano imbarcazioni- con obbligo, quindi, di patente - le unità con più di sei metri di lunghezza fuori tutto o con più di tre tonnellate di stazza) misurava poco più di sette metri e per raggiungerla dovevamo saltare sugli scogli della diga frangiflutti. L'attuale passerella venne costruita solo una decina di anni or sono.
Non eravamo in molti ad utilizzare quegli ormeggi generalmente considerati scomodi ma relegati tra i nostri scogli si era subito in vacanza, tagliati dalla routine quotidiana.
Noi abbiamo avuto la fortuna di avere al nostro fianco la barca del sig. Emilio.
Una persona piuttosto scontrosa, che sapeva fare tutte le manutenzioni della sua barca ed aveva esperienze di crociera (aveva navigato nelle acque dalmate con Carlo Motz  che era una leggenda) e di regata (faceva parte dell'equipaggio del Kayten).
Noi facemmo dapprima la conoscenza del sig. Emilio con una certa diffidenza viste le esperienze negative vissute a Sistiana. Poi, weekend dopo weekend , caffè dopo caffè, piano piano nacque l'amicizia ed ora rimane solo il ricordo di questo scontroso barcolano e caro amico al quale devo molta riconoscenza per essere stata la mia guida nel mondo della nautica fai da te.
Sono tornato a piagnucolare sui ricordi ma a Emilio questo era dovuto.
Poichè di una guida si ha bisogno quando si inizia io sono a disposizione per chi ne avesse bisogno.



Seguitemi su www.winner-team.it

mercoledì 16 gennaio 2013

Non un blog di ricordi ma di scambio di esperienze.

Come partenza non è stata entusiasmante.
Un piagnisteo con le solite frasi fatte più o meno melense collegate a ricordi personali che interessano sostanzialmente ben poco.
Non è questo quello che sto cercando di fare.
Volevo comunicare il fatto che per cominciare ad andare in barca a vela serve una buona dose di umiltà, molta voglia di imparare e una certa costanza.
Non è poco, lo so, ma navigare usando il mare ed il vento, due forze della natura non facilmente domabili, richiede, appunto, una scelta di vita.
Basilare è trovare un amico che ci faccia da guida, almeno all’inizio.
I miei primi anni di esperienza da velista sono caratterizzati da tentativi più o meno solitari (ma sempre con la mia famiglia).
Il mio carattere è solitario di base anche se cerca l’amicizia. Sono un pò scontroso, sono triestino in questo.
Cercavo di far da solo e non sempre si imbocca la soluzione giusta, o per lo meno quella che l’esperienza di poi mi avrebbe suggerito come la migliore delle soluzioni.
Non aver ascoltato certi consigli di falsi “maestri” è stata però la giusta scelta.
Ricordo che il vicino di barca di ORTICA nel porticciolo di Sistiana ci aveva consigliato di tirare in secca l’imbarcazione non appena acquistata. Io non seguii il consiglio e feci bene perchè, successivamente, capii che il vicino era interessato a conquistarsi il mio ormeggio.
In quel lontano 1977 non c’erano regole per gli ormeggi e vigeva un pò la legge del West.
Quindi: per incominciare cerchiamoci un vecchio lupo di mare che abbia pazienza e seguiamo i suoi consigli.
Ecco, questo blog potrebbe servire a questa funzione.

martedì 15 gennaio 2013

Sono passati 38 anni e sembra ieri

La scelta di vita che ci era stata imposta da ORTICA ha avuto successo se sono qui a ricordare l'inizio di un'avventura che il destino non ha voluto ancora concludere.
Scelta di vita perchè le nostre ferie ed i nostri week-end furono indirizzati verso il mare di Trieste.
Trieste stessa venne riscoperta poichè si manifestò come città nata dal mare e per il mare.
Quando veleggi nel suo golfo scopri la vera Trieste.
Un pò la vedi così quando imbocchi la strada costiera  e dopo la curva che la teneva nascosta ti si rivela improvvisa mentre si specchia  nell'estremo Adriatico. Magari in una giornata di bora chiara con le onde che increspano il mare profondo blu.
Con la tua barca impari a conoscere questa Trieste e la vai a cercare.
Lavoravo in una Compagnia di navigazione e quindi la mia vita lavorativa ha trattato argomenti di mare. Mare visto come fonte di guadagni e perdite, di problemi legali, di assicurazioni, di danni a navi e persone, mare vivo e vitale per chi aveva deciso di navigarlo per lavoro.
Io volevo navigare per piacere, per conoscere, per vivere questa esperienza con la mia famiglia e con amici.
Condividere questa esperienza è anche la ragione di questo blog.

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