sabato 2 febbraio 2013

La prima crociera.

Sono del segno zodiacale del Cancro ovvero un tipo sempre in difesa che si porta dietro la sua casa, la sua indipendenza dalle condizioni esterne.
La barca a vela, con la sua indipendenza dalle fonti energetiche diverse dal libero vento, con la sua cabina calda e sicura deve aver rappresentato un ideale per i cancerini ed io ci sono cascato.
Ho sempre visto il navigare nella barca a vela piuttosto che la competizione.
Non sono amante delle gare ma desidero misurarmi con la natura e poichè è incommensurabilmente più forte di me vuol dire che mi misuro con me stesso.
Se non mi interessano le regate, le gare, mi interessano moltissimo la navigazione e le crociere.
I primi due anni di esperienza mi sembrarono sufficienti per cercare con ORTICA di uscire dal nostro Golfo.
Fu nel 1979 che Venezia divenne per una stagione la capitale della fotografia con una cinquantina - se ben ricordo - di workshop settimanali tenuti dai più grandi nomi della fotografia internazionale.
Io sono sempre stato affascinato dall'immagine sia pittorica che fotografica e pensai di unire questa vecchia passione con la nuova per la crociera a vela.
Mi iscrissi ad un corso di fotografia senza macchina fotografica tenuto dal prof Veronesi e organizzai una discesa in barca a vela fino a Venezia (mi sembrava distantissima) con moglie e figlio di 3 anni. Si trattava di bordeggiare da un marina ad un altro in quanto il confort dell'imbarcazione era minimo e si doveva ricorrere per ogni cosa ai marina sparsi sulla costa italiana.
L'andata durò alcuni giorni e si giunse al marina di punta Sabbioni in un caldo ed afoso pomeriggio di calma piatta. Alle nove di sera si scatenò un  finimondo di pioggia, lampi e fulmini.
Per fortuna eravamo al sicuro anche se in umido.
Il brutto durò circa una settimana e dopo il secondo giorno di blocco forzato a bordo Sonia ed il piccolo Davide ripiegarono a Trieste con il treno mentre io continuai a seguire il corso, peraltro molto creativo ed interessante.
Mia moglie mi raggiunse il sabato seguente, alla fine del workshop ed alla fine anche del brutto ed insieme, in un paio di giorni riportammo la nostra imbarcazione nel suo ormeggio di Sistiana.
Avevamo messo il naso fuori dal nostro Golfo, ci era, malgrado tutto, piaciuto.
Forse era venuto il momento di passare ad una imbarcazione più grande?