mercoledì 16 gennaio 2013

Non un blog di ricordi ma di scambio di esperienze.

Come partenza non è stata entusiasmante.
Un piagnisteo con le solite frasi fatte più o meno melense collegate a ricordi personali che interessano sostanzialmente ben poco.
Non è questo quello che sto cercando di fare.
Volevo comunicare il fatto che per cominciare ad andare in barca a vela serve una buona dose di umiltà, molta voglia di imparare e una certa costanza.
Non è poco, lo so, ma navigare usando il mare ed il vento, due forze della natura non facilmente domabili, richiede, appunto, una scelta di vita.
Basilare è trovare un amico che ci faccia da guida, almeno all’inizio.
I miei primi anni di esperienza da velista sono caratterizzati da tentativi più o meno solitari (ma sempre con la mia famiglia).
Il mio carattere è solitario di base anche se cerca l’amicizia. Sono un pò scontroso, sono triestino in questo.
Cercavo di far da solo e non sempre si imbocca la soluzione giusta, o per lo meno quella che l’esperienza di poi mi avrebbe suggerito come la migliore delle soluzioni.
Non aver ascoltato certi consigli di falsi “maestri” è stata però la giusta scelta.
Ricordo che il vicino di barca di ORTICA nel porticciolo di Sistiana ci aveva consigliato di tirare in secca l’imbarcazione non appena acquistata. Io non seguii il consiglio e feci bene perchè, successivamente, capii che il vicino era interessato a conquistarsi il mio ormeggio.
In quel lontano 1977 non c’erano regole per gli ormeggi e vigeva un pò la legge del West.
Quindi: per incominciare cerchiamoci un vecchio lupo di mare che abbia pazienza e seguiamo i suoi consigli.
Ecco, questo blog potrebbe servire a questa funzione.

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